Lo stile di vita odinista

di Agilwulf

Tutti i diritti riservati alla Comunità Odinista.

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Uno stile di vita parte da alcune norme comportamentali e queste, nel nostro caso, sono incarnate nelle Nove Virtù Nobili: fedeltà, coraggio, disciplina, forza, verità, ospitalità, operosità, fiducia in sé stessi, perseveranza che, come si può notare, non sono nulla al di fuori dall’ordinario ma semplicemente doti o qualità che dovrebbero essere proprie di qualsiasi persona nonostante, in questa età del lupo, i più preferiscano ignorarle attribuendo maggior valore a modelli di vita che ci sono estranei. All’interno della Comunità Odinista il rispetto di queste nostre nove virtù nobili si concretizza anche in un codice comportamentale da seguire e sul modo con cui ci si relaziona con gli altri affiliati. La nostra è una struttura gerarchica composta da membri con vari gradi di competenza e/o anzianità e, tra questi, vi sono coloro che fanno parte dell’organo direttivo più alto: la “Corte di Gambara” (che ha una funzione decisionale e direttiva e alla cui carica si può accedere grazie ai propri meriti). Proprio verso i membri più anziani e verso gli affiliati facenti parte della Corte di Gambara va dimostrata la massima disciplina, non per imposizione, quanto per la nostra stessa natura. Proprio la disciplina è una componente fondamentale di un buon Odinista: non è certo impossibile immaginare quanto essa sia importante quando si celebra un Blot, questo per far sì che tutto proceda nel migliore dei modi. La rilevanza di questa dote si sottolinea facendo un parallelismo: i nostri padri, militarmente, si definivano un esercito di popolo ed un esercito senza disciplina è solo un orda di disperati; la medesima cosa vale per noi in quanto la C.O. è un po’ come un esercito spirituale disciplinato, con le sue gerarchie ed i propri compiti. Questa definizione non significa certo che i nuovi arrivati non abbiano alcun diritto ad esprimersi, anzi: le decisioni vengono prese basandosi sul più antico modello realmente esistito (al contrario dei vari modelli attuali o di quello ateniese) di democrazia: il Thing. [1] All'interno della C.O. la libertà individuale è altamente rispettata, giustificata ed incoraggiata e, in questo senso, ognuno è libero di esprimersi, di contribuire intellettivamente nella misura che preferisce, così come di entrare o di abbandonare la C.O. (nessuno viene forzato ad entrarvi e nessuno viene trattenuto nel rimanervi, non vengono chiesti contributi o quote associative in denaro).

Il nostro modo di vivere deve rispecchiare ciò che siamo, ovvero Langbärten: Longobardi. Questo significa essere uniti e coesi all’interno della Comunità, esattamente come lo si era in una antica fara longobarda, e dimostrare questa coesione anche agli estranei alla C.O. che possono avere a che fare con noi durante eventi/manifestazioni, eventi ai quali la Comunità Odinista ha deciso di prender parte. Vivere da Langbärte significa -inoltre- dimostrare la propria disciplina anche in cose, all’apparenza, più banali come l'essere puntuali rispettando un orario fissato, o molto (più) importanti come l’adempiere ad un incarico, assegnato per la crescita e l’arricchimento della C.O., per cui si è data -liberamente e spontaneamente- la propria disponibilità.

Oltre alle virtù nobili il nostro stile di vita è guidato da tre semplici concetti da seguire, quelli espressi dal nostro trinomio: Fede, Volk e Famiglia. Ovviamente la Fede è tutto per un gruppo religioso, dato che rappresenta la componente fondamentale per il perpetuarsi della tradizione dei nostri padri e per dialogare con i nostri Alti Dei. Essa va difesa ed praticata sempre, in qualsiasi circostanza. Il Volk, il popolo, è l’essenza stessa della nostra fede in quanto senza un Volk con caratteristiche definite puro non può essere praticata la fede dei nostri padri. Sta a noi agire come possiamo per la tutela del nostro glorioso popolo, questo perché noi siamo consci ed orgogliosi delle nostre radici e non ci rassegniamo certo a soccombere. Venendo al concetto di Famiglia, esso significa avere come obiettivo essere dei buoni mariti, figli e/o fidanzati ma anche scegliere il proprio partner secondo coscienza, ricercando qualche affinità col nostro modo di essere. Come si può notare i tre concetti sono tutti legati tra loro e risulta quasi difficile scinderli ed esplicarli uno ad uno: senza Volk non può esistere una Fede e questa Fede continuerà ad esistere nelle famiglie che verranno a formarsi e nelle nuove generazioni di Odinisti che daranno un futuro al nostro popolo. Si può quindi dire che questi tre concetti possono essere riassunti in un’unica parola: Odinismo. Anche sulla base di questi concetti noi ci sentiamo parte integrante della Comunità Odinista, che, più che una comunità di esseri unani distinti, è da noi sentita come una Famiglia vera e propria formata da confratelli che condividono la medesima Weltanschauung. Noi siamo il nostro Volk e tramite ciò che ci è giunto, tramandato a noi da generazioni, sentiamo forte il legame con i nostri padri e con la loro Fede che è diventata -così- la nostra Fede. Noi sentiamo i nostri padri, ed insieme ad essi i nostri Dei, in tutto ciò che ci circonda ed- in special modo- li percepiamo quando siamo soli nel bosco con un unico intento: stare insieme a loro.

Non va dimenticato che l’Odinismo è una fede tribale, quindi non è per tutti e di questo bisogna essere consci: noi siamo un popolo. Una persona non affine al nostro essere, al nostro sentire, non potendo instaurare un dialogo con gli Dei. Per mettere in pratica questo bisogna basare il nostro comportamento sull’essere, non sull’apparire. Qualsiasi persona può portare un martello di Thor, magari per imitazione di note band del panorama della cd musica metal che lo sfoggiano, ma il solo portare Mjölnir non basta; l’Odinismo è una Fede che deve essere vissuta nel proprio io e non è assolutamente proficuo il troppo esternare... senza poi “sentire” gli Dei. L’odinista è tale ogni giorno, in ogni momento, in qualsiasi cosa egli faccia e nulla ci appaga e gratifica maggiormente di quando siamo tra di noi, tra la nostra gente a celebrare i nostri Blotar.

Sempre parte del nostro stile di vita è il dovere della testimonianza della propria Fede; ovvero un Odinista non deve mai vergognarsi od avere timore di definirsi tale , e questo perché lo ritiene scomodo ed imbarazzante in alcune circostanze. Dobbiamo essere fieri di questa nostra essenza in quanto gli Dei stessi ci hanno scelti tra la massa quali loro prescelti, degni di dialogare con loro e di onorarli. Oltre ai discorsi ed agli atteggiamenti quotidiani, la testimonianza di fede si concretizza con l’indossare sempre a vista il martello di Thor; potente amuleto simbolo di appartenenza alla C.O. nonché alla fede odinista. Oltre a questo è fondamentale essere d’esempio con il proprio comportamento, con la propria fierezza ed integrità. Non c’è propaganda migliore, e più efficace testimonianza di fede, del distinguersi da una massa amorfa e debosciata. Con il nostro comportamento possiamo talvolta essere considerati come “strani”, diversi dall’uomo medio comune (cosa di cui andiamo ben fieri): perché non siamo conformi allo stile di vita imposto dal Mondo moderno, che ci vorrebbe standardizzati ed omologati allo stile consumista; perché ci ricordiamo dei nostri padri nelle fredde notti di Novembre; perché sacrifichiamo tempo per onorare gli Dei; perché non siamo partecipi della vita segnata dall’egualitarismo e perché non ci lasciamo trasportare dagli eccessi. Tuttavia, chi ci conosce, ci apprezza e ci stima proprio per i nostri atteggiamenti, comportamenti, coerenza che si palesa nella corrispondenza tra idee e azioni e per la nostra integrità: non importa se essi condividano o meno le nostre idee ma, ciò che è certo, è come nessuno resti mai indifferente alle idee che portiamo avanti con così ardente convinzione e tenacia.

 

Agilwulf

 

NOTE

1. Assemblea dove ognuno ha la possibilità di esprimersi sull’argomento in oggetto ed il legiferatore, al termine della discussione, emette la decisione che è stata presa. Nella C.O. le discussioni del Thing (o Thinx, secondo l'accezione longobarda di tale termine) sono sempre relative al coordinamento delle attività della Comunità, alla promozione a membri effettivi dei neofiti, alla pianificazione dei rituali ecc. Anticamente il Thing aveva finalità giudiziarie e legislative; il più conosciuto -storicamente- è l’Althing islandese dove partecipavano tutti gli uomini liberi dell’isola con cadenza annuale. Proprio perché vi partecipavano tutti è un modello “reale” di democrazia.